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4 febbraio 2022 – COMUNICATO STAMPA – LE DISCOTECHE E LE SALE DA BALLO CHIEDONO AL GOVERNO LA RIAPERTURA SENZA RESTRIZIONI.

E’ necessario il ritorno alla normalità e la fine della discriminazione fin qui attuata nei confronti delle discoteche e delle sale da ballo.

Le maggiori associazioni nazionali di Categoria del settore Intrattenimento, Silb/Fipe e Assointrattenimento/Federturismo Confindustria, chiedono con  voce unanime che le discoteche e le sale da ballo siano riammesse  alla loro naturale funzione imprenditoriale e sociale. Basta con restrizioni che non hanno prodotto alcun risultato se non un incalcolabile danno economico e sociale. 

E’ necessario che al nostro settore sia restituita dignità, sia consentita la ripresa dell’attività  e venga tolta la  limitazione della capienza al 50% del consentito  così come da tempo disposto per cinema e teatri.

E’ ormai certo che le discoteche e le sale da ballo non sono le responsabili dei contagi da Covid-19 mentre invece sono continuamente discriminate dalle norme restrittive emanate in più fasi dal governo.

Con ogni probabilità siamo giunti all’ultimo atto prima del fallimento di un intero settore che occupava circa  90.000 addetti ed altrettanti collaboratori per l’indotto (personale della sicurezza, musicisti, artisti, parcheggiatori, personale addetto allo spettacolo, driver, pubblic relator, D.J, Light J.). Il 30% delle imprese ha chiuso i battenti: 1000 aziende cancellate  e 30.000 dipendenti a spasso

In questi 24 mesi ne abbiamo viste di tutti i colori: non si balla, si consumano pasti e bevande solo seduti, ci si siede solo in 4 ogni tavolo, si fa quello che si vuole se ci si dichiara conviventi, mascherina no seduti, mascherina si in piedi, ingresso con green pass al chiuso, ingresso senza green pass all’aperto, e chi più ne ha più ne metta.

Trattasi di norme inapplicabili, a volte contraddittorie e schizofreniche  ma soprattutto discriminatorie verso un  settore che lavora e produce. E’  in atto una discriminazione al settore intrattenimento che non ha precedenti. Evidentemente il governo, considerando questo settore inconsistente e assolutamente secondario per le strategie industriali della Nazione, intende affossarlo e sacrificarlo in nome del bene della pluralità.

Mai nessuna scelta potrebbe essere così scellerata! I nostri giovani ed anche i meno giovani si nutrono della socialità che il nostro settore esprime. E’ ormai di pubblica evidenza il malessere dei giovani, che si esprimono con azioni al di fuori della normalità vedi rave party (incapaci di essere fermati dalle istituzioni) e risse organizzate attraverso i social network, ancorché in ritrovi in strutture perivate non agibili a pubblico spettacolo, in piazze e pubbliche vie per dare sfogo alla volontà di socializzazione.

Ancora:  nonostante i divieti di apertura delle nostre strutture, assistiamo a trasmissioni televisive  in diretta Nazionale, precisamente al teatro Petruzzelli e il 31 dicembre 2021 e al teatro Ariston di Sanremo , con teatro pieno e gente che balla. Questi comportamenti non siano mai più consentiti in costanza della chiusura obbligatoria delle discoteche dunque dei locali  di pubblico Spettacolo per legge preposti a questa particolare tipologia  di attività.

E’ inoltre indispensabile  che il Governo ascolti gli imprenditori dell’intrattenimento e che ponga in essere immediatamente le seguenti azioni:

  1. Risarcimento di tutti i danni subiti dal settore quale conseguenza dell’adozione della ulteriore chiusura fino al 10 febbraio disposta da un ordinanza del Ministro della Salute Speranza, con particolare attenzione al credito d’imposta sul pagamento degli affitti come per il comparto alberghiero (non chiuso come le discoteche ma ammesso al beneficio dal “ristori ter”);
  2. divieto assoluto  di tutte le attività di spettacolo che avvengano in bar e ristoranti o altri luoghi con l’attuazione di pene severe per i gestori che agiscono in abuso alle autorizzazioni detenute;
  3. che le nostre aziende siano inserite nel PNRR alla pari dei teatri e dei cinema dei quali sono parte integrante essendo aziende che vivono di arte e di cultura, abbandonando i preconcetti contrari a promuovere il  nostro settore ad elemento significativo di progresso sociale per giovani e meno giovani. La musica è cultura!

Il Presidente Nazionale Assointrattenimento f.to  Luciano Zanchi

Il Presidente Nazionale Silb  f.to Maurizio Pasca

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1° febbraio 2022 – Comunicato Stampa – LE DISCOTECHE E LE SALE DA BALLO POTRANNO RIAPRIRE DALL’11 FEBBRAIO 2022

Il settore intrattenimento potrà finalmente riaprire i locali dal giorno 11 febbraio 2022

Gli imprenditori, gli uomini e le donne che vivono di questo lavoro, sono stati profondamente lesi nella dignità oltre che nell’orgoglio.

Speriamo vivamente che ora ci sia un cambio di rotta nell’adottare maggiore rispetto per le imprese e per i lavoratori del pubblico spettacolo: in questa occasione, a differenza del 24 dicembre 2021, siamo stati quantomeno informati della possibilità di riaprire le nostre aziende con 10 giorni di anticipo. Sempre che ciò corrisponda al vero e che non vi siano sorprese in ordine ad ulteriori proroghe.  

Le strategie del Governo appaiono confuse, talvolta schizofreniche e soprattutto inconsistenti nel risolvere i problemi creati al nostro settore dalla Pandemia.  

L’atteggiamento tenuto nei nostri confronti sembra essere persecutorio ed irragionevole, atteso che, nella realtà, le attività di intrattenimento e di ballo non si sono affatto fermate ma si sono semplicemente trasferite in altri luoghi. 

Sembra essere in atto una vera e propria discriminazione nei confronti del settore discoteche.

Le aziende hanno chiuso non per loro colpa o per incapacità, ma per mano del Governo: è necessario pertanto idoneamente risarcirle. Gli indennizzi fino ad oggi ricevuti sono ridicoli se rapportati agli ingenti danni subiti.

Il lavoro, i sacrifici e l’impegno di una vita si sono, in un attimo, dissolti: 1000 aziende dell’intrattenimento sono state costrette a chiudere negli ultimi 2 anni.

È in definizione una Class Action per ottenere un effettivo risarcimento. Per aderirvi contattare la nostra segreteria.

Il Presidente Assointrattenimento

Luciano Zanchi

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Comunicato Stampa CONFINDUSTRIA – ASSOINTRATTENIMENTO * SILB – FIPE *AISS* ANPAD * OBIS: basta scaricare il peso della pandemia sulle aziende dello Spettacolo: gli imprenditori, ormai allo stremo, chiedono risposte!

Con ogni probabilità siamo giunti all’ultimo atto prima del fallimento di un intero settore che occupa circa 200.000 addetti e conta oltre 3.000 imprese sopravvissute alla schizofrenica gestione della crisi pandemica degli ultimi due anni dei nostri governanti.Dal 25 Dicembre fino al 31 Gennaio le discoteche, i club, le sale da ballo e tutta la filiera dell’Intrattenimento saranno infatti costrette alla chiusura, così come sancito dal Decreto Legge adottato dal Governo a poche ore dal giorno di Natale.Niente discoteca neppure con la terza dose (e dire che l’enfatizzazione di questa ennesima vaccinazione è a dir poco assordante). Tutti gli sforzi delle nostre imprese per riaprire sono stati vani, la programmazione delle nostre aziende cancellata senza alcun preavviso!Siamo profondamente delusi dalle scelte del Governo, sempre più alla deriva delle proprie improvvisazioni, incapace di programmare strategie mediante l’adozione di norme chiare ed efficaci e sordo al confronto con le associazioni di categoria che, loro malgrado, conoscono le sottese problematiche.È ormai improcrastinabile che il Governo ascolti gli imprenditori e ponga in essere immediatamente le misure necessarie a sostenere il settore, risarcendo subito tutti i danni subiti e subendi in conseguenza dell’adozione del nuovo Decreto. Va inoltre garantita l’uguaglianza di trattamento, vietando similmente le attività di spettacolo anche all’interno di bar, ristoranti, stabilimenti balneari, alberghi o club privati, affinché non si determinino situazioni di sperequazione. Le quali, tra l’altro, vanificherebbero l’obiettivo primario di questo provvedimento, identificato nella tutela della salute pubblica. Il risarcimento dovrà inoltre essere elargito in modo semplice e rapido, in favore di tutte le aziende titolari di Licenze ex art.68 del T.U.L.P.S abilitante al pubblico spettacolo e alle aziende dell’indotto che, attive al 22 Dicembre 2021, abbiano come core-business il mondo dell’intrattenimento (ex art. 134 T.U.L.P.S. con estensione per addetti ai servizi di controllo nel pubblico spettacolo), nonché ai loro dipendenti. Questo senza quindi far ricorso agli inattendibili Codici ATECO.Auspichiamo inoltre la tempestiva convocazione di un tavolo di lavoro permanente, che riunisca le principali e più rappresentative attività del mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo, così duramente colpite da questo nuovo provvedimento. Questo al fine sia di ottimizzare i ristori sia di pianificare al meglio la ripartenza. È grave che il Governo, da una parte, sproni giustamente la campagna vaccinale mentre dall’altra lo stesso Ministro della Salute, sostenendo la chiusura delle discoteche, metta in dubbio l’efficacia di vaccini e tamponi (siano essi antigenici rapidi  o molecolari). Se la loro idea è quella di rinchiuderci ancora a casa, ben distanziati e in rigorosa apprensione, la nostra risposta è NO!. 28 Dicembre 2021

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24 dicembre 2021 – COMUNICATO STAMPA ANCORA UNA VOLTA LE IMPRESE “DISCOTECA” CHIAMATE AL SACRIFICIO

Con ogni probabilità siamo giunti all’ultimo atto prima del fallimento di un intero settore che occupa 90.000 addetti e conta 2000 imprese sopravvissute alla schizofrenica gestione della crisi pandemica  degli ultimi due anni dei nostri governanti.

Dalla stampa si apprende, (a tutt’ora manca la  pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), che dal 30 dicembre fino al 31 gennaio le discoteche saranno costrette alla chiusura cosi come sancito da un imminente Decreto Legge adottato dal Governo a poche ore dal giorno di Natale.

Niente discoteca neppure con la terza dose (e dire che l’enfatizzazione di questa  ennesima vaccinazione è a dir poco assordante). 

Tutti gli sforzi delle nostre imprese per riaprire sono stati vani, la programmazione delle nostre aziende cancellata senza alcun preavviso!

Siamo profondamente delusi dalle scelte del Governo, sempre più alla deriva delle proprie improvvisazioni, incapace  di programmare strategie mediante l’adozione di norme chiare ed efficaci e sordo al confronto con le associazioni di categoria che, loro malgrado, conoscono le sottese  problematiche. 

E’ adesso  indispensabile  che il Governo ascolti gli imprenditori e che ponga in essere immediatamente le seguenti azioni:

  1. immediato risarcimento di tutti i danni  subiti e subendi al settore quale conseguenza dell’adozione del nuovo DL; 
  2. divieto assoluto  di tutte le attività di spettacolo che avvengano in bar e ristoranti o altri luoghi durante tutto il periodo di chiusura delle discoteche;
  3.  Il risarcimento dovrà essere elargito  in modo rapido in favore di TUTTE le aziende titolari di Licenza di Pubblica Sicurezza abilitante al pubblico spettacolo con locale attivo al 22 dicembre 2021 e non utilizzando gli inattendibili Codici ATECO.

È assolutamente grave che lo stesso Governo e, in primis, il Ministro della Salute, non credano all’efficacia della prima, della seconda e della terza dose dei vaccini e neppure abbiano fiducia nei tamponi (siano essi antigenici rapidi  o molecolari) la loro idea è chiara: state a casa, ben distanziati ed in rigorosa apprensione. 

Cade dunque l’iniziale indicazione secondo cui, così come scritto nella bozza circolata fino a ieri, “L’accesso alle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi o feste comunque denominate, aperti al pubblico, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successivo al ciclo vaccinale primario”.

A breve vi aggiorneremo sulle iniziative che Assointrattenimento intende assumere in difesa del nostro comparto produttivo.

  Il Presidente

Luciano Zanchi

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COMUNICATO 15 novembre 2021 – CAPIENZA DELLE DISCOTECHE – ASSOINTRATTENIMENTO CONVOCATA DALLA 10° COMMISSIONE DEL SENATO

Comunichiamo agli associati che Assointrattenimento, che si è prodigata in questi lunghi 20 mesi per la difesa degli interessi dell’industria dello Spettacolo,  su indicazione del Presidente della 10ª Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo), è stata convocata la prossima settimana ad un audizione relativa  alla normativa concernente la capienza dei locali da intrattenimento.

Da tempo informiamo il Governo sulle criticità delle Capienze in Italia rispetto ad altri paesi Europei e non mancheremo anche in questa occasione di informare i Senatori e di avanzare le nostre proposte. 

La riduzione della capienza  statuita dal D.L. 8 ottobre n. 139 – motivata dalla volontà di prevenire il contagio da Covid-19 – rende molto difficile ed antieconomica l’organizzazione dell’ attività di impresa per i gestori rendendo insostenibili i costi di gestione: le imprese dell’intrattenimento per l’apertura dei locali sostengono costi fissi e variabili molto elevati. Con la riduzione del 50% del pubblico non copriamo i costi variabili e quindi amplieremmo il buco finanziario, generato dalle imposte chiusure durate ben quattro stagioni, compromettendo definitivamente la salute delle nostre aziende. 

Per quanto attiene invece alla cosiddetta Capienza di Sicurezza, statuita dalla Commissione di Vigilanza tanto si osserva:

come ben a conoscenza di  tutte le parti coinvolte nella determinazione della massima affluenza consentita all’interno dei locali da ballo (Commissioni di Vigilanza, Vigili del Fuoco, Operatori dello spettacolo ed Associazioni di Categoria), i parametri oggi utilizzati per determinare l’affollamento massimo sono due: la superficie utile dei locali ed il coefficiente di affollamento.

Tale “Coefficiente” stabilisce la quantità massima di persone presenti in un metro quadrato di area  stabilito in 0,7 persone per i locali del tipo night club e 1,2 persone per le discoteche. 

Nei fatti, si osserva che le nostre discoteche, dal punto di vista della capienza, sono considerate alla stregua di Musei o di ambienti dove si tengono  “mostre di arte, di pittura ,di scultura”. 

Non si può non rilevare  che, diversamente, in tutti gli altri stati Europei nelle DISCOTECHE il coefficiente medio di affollamento va da un valore minimo di 2,0 a 3,5  persone al mq.

Tale enorme differenza nei coefficenti di capienza crea gravi danni al nostro settore che, obtorto collo, deve subire questa grave e incomprensibile anomalia e, di fatto, la conseguente concorrenza sleale perpetrata ai danni della nostra categoria da locali stranieri, che in concorso con compagnie aeree a basso costo, attirano nostri connazionali a partecipare ad eventi che la nostra legislazione non ci permette più di poter organizzare.

Appare dunque di vitale importanza l’aumento del coefficiente di affollamento per metro quadro così come previsto ed applicato in tutti gli altri Stati Europei e si propone la re-introduzione della capacità del titolare dell’attività di certificare la volontà di diminuzione (mai di aumento) della capienza massima consentita.

E’ evidente che in entrambi i casi sarebbe comunque il titolare stesso che deve garantire, sotto la propria responsabilità, il rispetto di tale capienza (peraltro facilmente verificabile in caso di biglietto di ingresso o attraverso apposito personale dotato di contapersone).

Porteremo quanto sopra espresso alla 10° Commissione del Senato ritenendo  che la nostra richiesta non sia particolarmente complessa e/o gravosa, ma produttiva di immediati benefici per il settore rappresentato, e che, pertanto, possa in tempi celeri essere evasa dai competenti organi di controllo.

Confidiamo dunque nella lungimiranza delle Istituzioni e degli organismi preposti affinchè , anche in Italia, si possa contare sull’equità del trattamento rispetto a quello utilizzato per i nostri colleghi europei

      Il Presidente

dott. Luciano Zanchi

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COMUNICATO AGLI ASSOCIATI

ASSOINTRATTENIMENTO ANNULLA LA RISCOSSIONE DA PARTE DI S.I.A.E. DELLE QUOTE DI ISCRIZIONE ANNUALE RELATIVE ALL’ANNO 2021

Stante la situazione di grave crisi economica delle aziende nostre associate, provocata dalle imposte chiusure causa covid-19 durate venti mesi, la nostra associazione nazionale di categoria ha ritenuto atto dovuto sopprimere il pagamento della quota associativa annuale relativa all’iscrizione ad  Assointrattenimento per l’anno 2021.

Si ritiene che , seppur in minima parte, tale azione possa aiutare la ripresa delle sopravvissute aziende di Pubblico Spettacolo.

L’iscrizione ad Assointrattenimento  rimarrà comunque attiva fino a fine anno con il solo pagamento delle quote di apertura giornaliera per i locali che hanno riattivato l’attività per effetto del D.L. 8 ottobre 2021 8 n. 139.

La riscossione dell’iscrizione annuale ad Assointattenimento – pari ad € 150,00 annui – riprenderà , come consuetudine, nel prossimo mese di  gennaio 2022.

Buon lavoro. 

Il Presidente

           Luciano Zanchi

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COMUNICATO AI SOCI ASSOINTRATTENIMENTO ACCORDO S.I.A.E. – SOUNDREEF – L.E.A. PUBBLICA ESECUZIONE

A seguito della liberalizzazione avvenuta con D.Lgs 15 marzo 2017, n. 35 pubblicato in G.U., n. 72 del 27 marzo 2017 allo stato, in Italia, il repertorio musicale è intermediato oltre che da S.I.A.E. anche da altro Organismo di Gestione Collettiva LEA, ed Entità di Gestione Indipendente, Soundreef ciascuno dei due legittimato a rilasciare licenza del proprio repertorio amministrato.

In data 10 aprile 2019 SIAE, LEA e  Soundreef hanno raggiunto un accordo volto a definire le controversie in essere e nel rapporto di concorrenza tra le parti garantire il buon funzionamento dl mercato dell’intermediazione del diritto d’autore.

Questa Associazione ASSO INTRATTENIMENTO  ha tempestivamente fornito istruzioni circa il perfezionamento dei contratti di licenza e del conseguente pagamento dei diritti d’autore agli aventi diritto per la utilizzazione di repertorio misto, ovvero quello composto da opere i cui diritti sono rappresentati da più intermediari, come appunto SIAE e LEA.

In più occasioni alcuni nostri iscritti sono stati direttamente contattati e fatti oggetto di richieste di ulteriori pagamenti da parte di LEA con immediato intervento di questa Associazione volta ad evitare la comminatoria di sanzioni anche attraverso lo studio di consulenza nostro collegato che intrattiene da alcuni anni proficui rapporti di collaborazione con i citati Organismi ed Enti.

Qualora interessati ad ottenere più approfonditi ed esaustivi chiarimenti potrete rivolgerVi alla Segreteria di ASSOINTRATTENIMENTO all’indirizzo mail segreteria@assointrattenimento.it  o direttamente, precisando di essere nostri associati, allo studio di consulenza da noi raccomandato ai seguenti contatti: mobile 3473509865; e-mail: edmondo@consulenzaspettacolo.net  

Il Presidente

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COMUNICATO STAMPA – 8 OTTOBRE 2021 – LE DISCOTECHE POSSONO FINALMENTE RIAPRIRE

ANCHE PER IL NOSTRO SETTORE ARRIVA IL MOMENTO DELLA RIPARTENZA

Grazie alla continua attività̀ propositiva della nostra associazione che, da 20 mesi, lavora ininterrottamente per la riapertura delle discoteche e delle sale da ballo, il Governo è in procinto di emanare un Decreto Legge che entrerà in vigore il giorno 11 ottobre e sarà così strutturato:

“1-bis.In zona biancale attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati sono consentite nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74. L’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2, con tracciamento dell’accesso alle strutture. La capienza non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso ove si svolgono le predette attività deve essere garantita la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo dell’aria, e restano fermi gli obblighi   di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, ad eccezione del momento del ballo.”.  

In buona sostanza la capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.

La riduzione della capienza al 50% rende ancora molto difficile l’organizzazione profittevole delle nostre imprese. Ciò tuttavia costituisce un inizio che crediamo verrà a breve seguito da un graduale aumento della capienza fino a giungere, nell’arco dei prossimi mesi, alla normalità.

Il Consiglio direttivo dell’associazione, riunitosi ieri sera, ha comunque deciso di porre in essere un azione legale, che sarà proposta in sede Europea, per il risarcimento dei danni subiti dalle nostre aziende in conseguenza della discriminazione del settore attuata dai nostri governanti in questi 20 mesi. 

È in preparazione una CLASS ACTION per il risarcimento del danno. 

Gli imprenditori che ne vogliano far parte possono contattarci scrivendo una mail a segreteria@assointrattenimento.it