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Diritto d’autore, il Tar respinge il ricorso Siae contro l’Antitrust

Articolo pubblicato su Il Sole24Ore il 26 settembre 2019. Autore: Francesco Prisco

Stop in primo grado all’impugnativa della Società autori ed editori riguardante la multa simbolica da mille euro comminata un anno fa dall’Agcm

Siae perde il ricorso contro l’Antitrust: c’è abuso di posizione dominante

Da un anno a questa parte molte cose sono cambiate sul versante del diritto d’autore: in Europa, con il varo della Direttiva Copyright, come in Italia, con la pace tra Siae e Soundreef. Tuttavia restano validi i rilievi che il 25 settembre 2018 l’Antitrust effettuò nei confronti della Società italiana autori ed editori: nella sua condotta c’è abuso di posizione dominante. Almeno secondo il Tar del Lazio che, con la sentenza pubblicata il 16 settembre 2019, respinge il ricorso di Siae contro l’Antitrust.

La sanzione di mille euro

«Il provvedimento impugnato», scrivono i giudici amministrativi, «sia pure sullo sfondo di una normativa complessa e di pronunce giurisprudenziali in successione», è «coerentemente impostato e motivato». La misura dell’Antitrust comminava a Siae una multa simbolica di mille euro, proprio valutando il quadro di contesto generale soggetto a evoluzione. «Con provvedimento del 25 settembre 2018 – recitava la nota dell’Antitrust – l’Autorità ha accertato che la Siae, almeno dal primo gennaio 2012, ha posto in essere un abuso di posizione dominante in violazione dell’articolo Tfue».

Le ragioni dell’Antitrust

L’Authority, in particolare, riscontrava «una pluralità di condotte complessivamente finalizzate a escludere i concorrenti dai mercati relativi ai servizi di gestione dei diritti d’autore non inclusi nella riserva originariamente prevista dall’articolo 180 della Legge sul diritto d’autore, nonché a impedire il ricorso all’autoproduzione da parte dei titolari dei diritti, garantita dall’articolo 180, comma 4 della Legge sul diritto d’autore». Secondo l’Autorità «le condotte contestate nel provvedimento costituiscono una complessa strategia escludente che ha determinato, attraverso la pervicace affermazione di un monopolio non supportato dalla normativa, la compromissione del diritto di scelta dell’autore e la preclusione all’offerta dei servizi di gestione dei diritti d’autore da parte dei concorrenti.

I rilievi mossi a Siae

Secondo la nota dell’Agcm di un anno fa, «le condotte attraverso le quali Siae ha attuato la propria strategia escludente riguardano: a) l’imposizione di vincoli nell’offerta di servizi diversi tali da ricomprendere nel mandato relativo allo svolgimento dei servizi rientranti nella riserva legale esclusiva vigente fino al 15 ottobre 2017 anche servizi suscettibili di essere erogati in concorrenza, ostacolando la libertà dei titolari del diritto d’autore di gestire i propri diritti al momento dell’attribuzione, della limitazione o della revoca del mandato; b) l’imposizione di vincoli volti ad assicurare alla Siae la gestione dei diritti d’autore dei titolari non iscritti alla Siae, anche persino là dove questi ultimi avevano espressamente manifestato la volontà di non avvalersi dei servizi da essa erogati; c) l’imposizione di ostacoli nella stipulazione da parte degli utilizzatori – in particolare, emittenti Tv nazionali e organizzatori di concerti live – di altri contratti di licenza d’uso delle opere con i concorrenti della Siae; d) l’esclusione dei concorrenti dai mercati relativi alla gestione dei diritti d’autore di repertori esteri».

Il piano di ottemperanza

Quindi l’Antitrust ordinava a Siae di «porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e di astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi», oltre a multarla per mille euro. Probabile che, a questo punto, la Società autori ed editori si rivolga al Consiglio di Stato. Un altro tema, per Siae, sarà mettere in piedi un piano di ottemperanza per le misure prescritte dall’Agcm.

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ACCORDO S.I.A.E. – SOUNDREEF – L.E.A. PUBBLICA ESECUZIONE

In data 10 aprile 2019 S.I.A.E., SOUNDRREF e LEA hanno raggiunto un accordo al fine di definire le controversie in essere e a prevenirne l’insorgere di ulteriori nel mercato dell’intermediazione dei diritti d’autore.

A seguito della liberalizzazione avvenuta con D.Lgs 15 marzo 2017, n. 35 pubblicato in G.U., n. 72 del 27 marzo 2017 allo stato, in Italia, il repertorio musicale è intermediato oltre che da S.I.A.E. anche da altro Organismo di Gestione Collettiva LEA, ciascuno dei due legittimato (Enti senza scopo di lucro a base associativa) a rilasciare licenza del proprio repertorio amministrato.

In particolare tale accordo mira ad agevolare il perfezionamento dei contratti di licenza e il pagamento dei diritti d’autore per la utilizzazione di repertori misti, ovvero quello composto da opere i cui diritti sono rappresentati da più intermediari, come appunto SIAE e LEA.

Dallo scorso 1 luglio 2019 sono in essere due fattispecie:

1)    ESECUZIONI MUSICALI PER CUI NON CAMBIA NULLA – pubblica esecuzione con ballo con strumento meccanico – DJ –  anche con repertorio misto SIAE e SOUNDREEF – rimangono valide le procedure fino ad ora espletate con SIAE dal momento che la stessa in virtù del citato accordo potrà rilasciare i permessi e incassare i diritti anche per conto e nell’interesse di Soundreef. 

Per tale fattispecie l’utilizzatore (organizzatore, esercente) potrà continuare a fare esclusivo riferimento alla S.I.A.E. quanto alle procedure in essere di rilascio di autorizzazioni e di rendicontazione (programmi musicali, pagamento dei diritti ecc.

N.B. per completezza d’informazione si fa presente che in tutti i casi in cui siano eseguite composizioni appartenenti al repertorio musicale di una sola delle OGC (S.I.A.E. o L.E.A.) gli organizzatori o esercenti dovranno richiedere unicamente ed esclusivamente la licenza della OGC di cui utilizzeranno il repertorio musicale.

2)    TRATTENIMENTI MUSICALI CON MUSICA DAL VIVO

° se il repertorio musicale è interamente tutelato da S.I.A.E. non cambia nulla procedendo come avvenuto fino ad ora e rapportandosi unicamente con S.I.A.E.;

° se il repertorio è interamente tutelato da LEA/SOUNDREEF è possibile richiedere la relativa licenza a questa;

° se il repertorio è misto S.I.A.E. e LEA occorre operare come segue:

a)    Almeno tre giorni lavorativi prima dell’evento richiedere il permesso per l’utilizzazione del repertorio misto a LEA

b)   Almeno due giorni lavorativi prima dell’evento comunicare ed esibire alla S.I.A.E. la licenza ottenuta da LEA

c)    Almeno due giorni lavorativi prima della scadenza prevista per il pagamento dell’importo dovuto l’utilizzatore dovrà riconsegnare il programma musicale (borderò) con tutte le opere eseguite nel corso dell’intero evento.

ATTENZIONE Al fine di ogni cautela si consiglia di far compilare al Direttore dell’esecuzione (colui che è responsabile dell’esecuzione e compila materialmente il borderò – solitamente l’artista o un rappresentante del gruppo musicale) una dichiarazione sul repertorio utilizzato, al momento dell’ingaggio o comunque entro i termini previsti dalle procedure. Tale dichiarazione oltre che per la corretta richiesta delle licenze servirà anche a manlevare le responsabilità relative all’esecuzione di un repertorio diversamente tutelato.

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VENDITA DI ALCOLICI, RIPRISTINATA LA DENUNCIA FISCALE ALLE DOGANE

Il decreto “Crescita” n. 34/2019, con l’art. 13-bis , inserito in sede di conversione in legge, reintroduce l’obbligo di denuncia fiscale all’Agenzia della Dogane per la vendita di alcolici negli esercizi pubblici, negli esercizi di intrattenimento pubblico, negli esercizi ricettivi e nei rifugi alpini, ricostituendo così la disciplina ante legge n. 124/2017 (Legge sulla Concorrenza), che ne aveva disposto l’eliminazione.

Esaminiamo quindi le novità intervenute in merito a tale adempimento e i soggetti che ne sono interessati.

Premessa:

L’art. 29 del D.Lgs. 26 ottobre 1995, n. 504 (Testo Unico Accise) dispone che gli esercenti impianti di trasformazione, di condizionamento e di deposito di alcol e di bevande alcoliche, assoggettati ad accisa, devono denunciarne l’esercizio all’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane, competente per territorio. La denuncia in questione, riguarda anche gli esercizi di vendita ed i depositi di alcol denaturato con denaturante generale in quantità superiore a 300 litri.

Tale adempimento era stato invece eliminato dalla legge sulla Concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124) con riferimento alla vendita di alcolici negli esercizi pubblici, esercizi di intrattenimento pubblico, esercizi ricettivi e i rifugi alpini.

Con l’art. 13-bis, il decreto “Crescita” è ora intervenuto ripristinando l’obbligo anche per tali ambiti di attività.

 LE NOVITÀ DEL DECRETO “CRESCITA”

Il D.L. n. 34/2019 , post conversione in legge, modifica l’art. 29 del TUA (D.Lgs. n. 504 del 1995), il quale, come visto sopra, obbliga gli esercenti di impianti di trasformazione, di condizionamento e di deposito di alcol e di bevande alcoliche assoggettati ad accisa all’obbligo di denuncia al competente Ufficio dell’Agenzia delle dogane.  

In fatto, con le modifiche in esame si reintroduce l’obbligo di denuncia fiscale per gli esercizi pubblici, gli esercizi di intrattenimento pubblico, negli esercizi ricettivi e per i rifugi alpini.

Viene dunque ristabilito l’assetto normativo in essere prima della legge sulla Concorrenza.

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Convocazione Assemblea Nazionale Assointrattenimento

I Signori Soci sono convocati in assemblea in prima convocazione domenica 22 settembre 2019 alle ore 23,30 presso Best Western Cremona Palace Hotel, via Castelleone, 62 – Castelverde (CR); e in seconda convocazione MARTEDI’ 24 settembre 2019, alle ore 15,00 presso Best Western Cremona Palace Hotel, via Castelleone, 62 – Castelverde (CR). 

Si discuterà del seguente ordine del giorno:

1.     Comunicazioni del Presidente

2.     Approvazione Bilancio consuntivo 2018

3.     Approvazione Bilancio preventivo 2019

4.     Nuova Intesa Programmatica con Ministro degli Interni On. Matteo Salvini

5.     Varie ed eventuali

In attesa di incontrarti personalmente MARTEDÌ 24 settembre, mi è gradita l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti.

Il Presidente Luciano Zanchi 

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Il Presidente Zanchi incontra il Prefetto di Bergamo

Nella mattinata di oggi il Presidente di Assointrattenimento ha incontrato il Prefetto di Bergamo, dott.ssa Elisabetta Margiacchi, per esporre le posizioni dell’Associazione in merito agli ultimi accadimenti nel territorio di riferimento con particolare attenzione alle adozioni di art. 100 da parte del Questore per 2 locali cittadini nell’ultimo mese.

Il Presidente Zanchi ed il Prefetto hanno condiviso il bisogno di giungere, in tempi brevissimi, alla firma di un Protocollo Provinciale sulla sicurezza nelle discoteche che chiarisca inequivocabilmente quali siano i comportamenti da adottare per gli imprenditori delle discoteche per rafforzare ulteriormente la complessa strategia messa in campo per diffondere la “cultura del divertimento” nella legalità e in condizioni di sicurezza.

Si è condiviso anche il fatto che la possibilità di fruire delle attività di intrattenimento rappresenti un fondamentale fattore di benessere sociale che incide sulla qualità della vita di diverse generazioni e che tali attività debbano necessariamente andare di pari passo con iniziative volte a contrastare e prevenire, soprattutto a tutela dei giovani, l’abuso di alcool, lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti nei pressi ed all’interno dei locali.

Nella prima quindicina di settembre sarà organizzato un incontro con i gestori di discoteche della Provincia di Bergamo per un fattivo contributo degli imprenditori.

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BERGAMO: INCONTRO TRA IL QUESTORE ED IL PRESIDENTE ZANCHI

Oggi, 12 agosto 2019, si è tenuto un incontro presso la questura di Bergamo tra il Questore dott. Maurizio Auriemma e il Presidente Nazionale Assointrattenimento – Confindustria – dott. Luciano Zanchi.

Durante l’incontro oltre ad analizzare il drammatico evento accaduto qualche giorno fa, per il quale il Presidente Zanchi esprime ancora una volta le più sentite condoglianze e la più completa vicinanza alle famiglie di Luca e Matteo colpite da questo indicibile dolore per la perdita dei propri cari, sono stati trattati vari temi legati al mondo dell’intrattenimento con particolare riferimento alle problematiche giovanili ed alle possibili strategie per uscire da quella che è ormai diventata un’emergenza nazionale. In modo particolare è stato deciso di adottare in tempi brevi, un Protocollo sulla Sicurezza delle Discoteche al fine di individuare nuove e più incisive iniziative volte, da un lato, a favorire una sempre più diffusa cultura della legalità, soprattutto nelle giovani generazioni che costituiscono la parte preponderante dei frequentatori di discoteche e comunque dei locali di pubblico trattenimento danzante e, dall’altro, ad incrementare i livelli di sicurezza all’interno e in prossimità di tali esercizi nel quadro di aggiornate strategie di prevenzione di eventi illegali o pericolosi, con particolare attenzione al contrasto di ogni forma di violenza, dell’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope nonché dell’abuso di alcol. Si è concordato di perseguire detti obiettivi con il coinvolgimento diretto degli imprenditori del settore del trattenimento danzante, promuovendo e sviluppando forme avanzate di collaborazione tra le imprese e le Forze dell’ordine, nel contempo assicurando una migliore espressione della libertà di iniziativa economica degli operatori del settore ed il sereno esercizio della medesima; di individuare e definire, a questi fini, schemi di prassi e comportamenti virtuosi da proporre agli operatori del settore, suscettibili di essere recepiti, integrati ed adattati alle particolari esigenze del territorio Bergamasco ed infine di incentivare dette buone prassi e forme di attiva collaborazione con le Forze dell’ordine anche attraverso meccanismi premiali in favore delle imprese che le facciano proprie.

L’ennesimo evento drammatico di Bergamo, impone una seria e profonda riflessione sulla realtà dell’intrattenimento e del pubblico spettacolo nel nostro paese: non posso dunque non ricordare, apprezzare e condividere anche la scelta operata dalla discoteca SETAI che nell’immediatezza dell’evento ha deciso di annullare le successive aperture previste in segno di rispetto per il tragico incidente avvenuto a suoi due giovanissimi clienti.

Nonostante il dolore che determinati eventi creano nelle nostre comunità, non è possibile dimenticare che le discoteche sono, per la stragrande maggioranza, aziende private gestite da imprenditori corretti e responsabili che esercitano, nel pieno rispetto della legge, la propria attività avendo a mente non solo il divertimento e la socializzazione dei nostri ragazzi ma anche e soprattutto la loro sicurezza.

Comprendiamo il sentimento di frustrazione ed impotenza che eventi drammatici di questo genere provocano in tutti noi ma, in nessun caso, i titolari della discoteca avrebbero potuto prevedere e/o evitare quanto purtroppo è accaduto. E’ stato trattato anche il tema relativo all’ abusivismo, cioè il trasformarsi di bar e ristoranti in vere e proprie discoteche senza alcun titolo autorizzatorio ed in mancanza di qualsiasi presidio di sicurezza e di igiene, contro il quale, la nostra associazione ha sempre denunciato le gravi lacune e le oggettive carenze della sottesa vigente normativa, caratterizzata si da una miriade di norme, ma sprovvista di una univoca disciplina che possa individuare e definire in modo chiaro i confini dell’attività di pubblico spettacolo ed i requisiti di professionalità richiesti agli imprenditori operanti in questo particolare settore.

Non è un caso che le stesse forze dell’ordine sempre più si trovino in ostaggio di una materia complessa e sfuggente, caratterizzata da più competenze funzionali attribuite a diverse pubbliche amministrazioni, cosi da rendere vano il seppur fattivo impegno nell’attività di controllo e di prevenzione.

Il Presidente

Dott. Luciano Zanchi

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OMICIDIO STRADALE DI BERGAMO: LA DISCOTECA SETAI  ESTRANEA AI FATTI

Nella mia veste di Presidente dell’Associazione Nazionale di Categoria ASSOINTRATTENIMENTO, che raggruppa gli imprenditori del pubblico spettacolo aderente a Confindustria, esprimo le più sentite condoglianze e la nostra più completa vicinanza alle famiglie di Luca e Matteo colpite da questo indicibile dolore per la perdita dei propri cari avvenuta dopo aver trascorso una serata presso la discoteca SETAI.

Non posso che apprezzare e condividere anche la scelta operata dalla discoteca SETAI e resa nota dal seguente comunicato: “ l’evento previsto per mercoledì 7 agosto è stato annullato per rispetto del tragico incidente avvenuto a due nostri giovanissimi clienti sabato notte. Sebbene il locale non sia in alcun modo responsabile dell’accaduto reputiamo doveroso prendere questa decisione per dimostrare la nostra vicinanza  alle famiglie e agli amici di Luca e Matteo” questo perché la vita di due giovani ragazzi costituisce un valore imprescindibile ed incommensurabile.

L’ennesimo evento drammatico impone tuttavia anche una seria e profonda riflessione sull’attuale realtà dell’intrattenimento e del pubblico spettacolo nel nostro paese. Nonostante il dolore che determinati eventi creano nelle nostre comunità, non è possibile dimenticare  che le discoteche sono, per la stragrande maggioranza, aziende private gestite da imprenditori corretti e responsabili che esercitano, nel pieno rispetto della legge, la propria attività avendo a mente non solo il divertimento e la socializzazione dei nostri ragazzi ma anche e soprattutto la loro sicurezza.

Comprendiamo il sentimento di frustrazione ed impotenza che eventi drammatici di questo genere provocano in tutti noi ma, in nessun caso, i titolari della discoteca avrebbero potuto prevedere e/o evitare quanto purtroppo è accaduto.  Riteniamo pertanto che sia assolutamente fuori luogo ed estraneamente ingiusto affermare che la discoteca SETAI possa avere avuto un qualsivoglia ruolo, anche marginale, in questa enorme tragedia.

                                                                                                                               

Dott. Luciano Zanchi 

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SICUREZZA DISCOTECHE – EVOLUZIONE DELL’ACCORDO QUADRO DEL 26.06.2016

NUOVO PROTOCOLLO CON IL MINISTERO DELL’INTERNO

ROMA 12 LUGLIO 2019

Cari Associati, come avrete avuto modo di apprendere dalla stampa e dalle televisioni nazionali, il giorno 12 luglio 2019, il Vostro Presidente, unitamente ad altri rappresentanti delle associazioni di categoria nazionale riuniti presso il Viminale, ha sottoscritto un nuovo protocollo con il Ministero dell’Interno, in persona del Ministro pro tempore Matteo Salvini.

La conferenza stampa dell’incontro è disponibile al seguente link: http://www.interno.gov.it/it/notizie/sicurezza-nelle-discoteche-protocollo-garantire-divertimento-sano e, usando le parole del Ministro, “È l’inizio di un cammino …. che impegni lo Stato ad essere sempre più vicino a chi gestisce il divertimento dei nostri ragazzi».

In buona sostanza, forti dell’esperienza di questi tre anni, si è dato seguito al percorso intrapreso nel 2016 con la sottoscrizione dell’Accordo Quadro in persona dell’allora Ministro Alfano e si è dunque giunti alla firma di questo nuovo protocollo che si sviluppa su due piani programmatici:

l’uno relativo ad un fattivo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti (in primis le istituzioni) sui temi della sicurezza, della formazione del personale, della collaborazione tra gestori e forze dell’ordine nella soluzione di problematiche contingenti, nella prevenzione all’abuso di alcolici e nella costituzione e nella valorizzazione di una “rete” delle Associazioni di categoria al fine di incrementare il flusso di reciproche informazioni con le competenti autorità;

l’altro diretto, mediante l’istituzione di un tavolo congiunto, all’implementazione dei protocolli stipulati a livello territoriale (Prefetture) al fine del rafforzamento di quei pre-requisiti che possano agevolare condizioni di maggiore sicurezza, compresa l’installazione di impianti di video-sorveglianza, di strumenti di illuminazione esterna, anche presso gli eventuali parcheggi privati annessi ai luoghi di intrattenimento, la pubblicizzazione dell’utilizzo di mezzi pubblici di trasporto, la promozione, specie nei periodi di maggiore affluenza di pubblico, di campagne di sensibilizzazione rivolte in particolare ai giovani per un divertimento “in sicurezza”.  Ed ancora l’individuazione di una regolamentazione ancora più incisiva in tema di accesso e permanenza nei locali di soggetti indesiderati e/o molesti.

Le novità più importanti emerse nel confronto operato con le istituzioni riguardano anche la necessità di creare, presso le Prefetture, su base volontaria, un Albo dei gestori delle discoteche sicure che, anche attraverso la sottoscrizione di appositi protocolli, si rendano disponibili a collaborare con le Autorità competenti, per innalzare i livelli di sicurezza nell’ambito delle attività di intrattenimento. E, non da ultimo, anche l’indicazione di criteri uniformi (individuati dal Ministero) dei presupposti per l’applicazione di meccanismi premiali nell’ambito delle valutazioni per l’eventuale applicazione dell’articolo 100 TULPS, che tengano conto dell’adesione agli accordi sottoscritti a livello territoriale. Quest’ultimo è un punto di fondamentale importanza poiché diretto ad arginare eventuali iniziative delle singole Prefetture che non tengano conto del fattivo impegno posto in essere dai singoli gestori così da evitare anche l’adozione di provvedimenti (in danno alla nostra categoria) incoerenti con l’orientamento che dovrà essere ugualmente applicato su tutto il territorio nazionale. 

L’auspicato tavolo congiunto dovrà anche essere il luogo per esprimere iniziative volte anche alla modifica delle norme attuali, soprattutto in relazione ad una diversa articolazione degli orari di somministrazione di sostanze alcoliche ai maggiorenni, fermi restando gli imprescindibili principi della tutela dei fruitori, soprattutto dei giovani, nonché di prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità e, soprattutto, punto imprescindibile per la nostra Associazione, la lotta senza quartiere all’abusivismo al fine di contrastare tutte quelle realtà (disco-bar, ristoranti, pizzerie, stabilimenti balneari, feste improvvisate, etc.)  che attualmente minano la nostra categoria e rappresentano  una concorrenza oramai non più tollerabile.

Concludo nell’osservare come l’attuale Ministro dell’Interno si è dimostrato, non solo a parole, ma anche nei fatti, un ottimo interlocutore, sensibile alle problematiche del nostro settore e, soprattutto, assolutamente consapevole del ruolo fondamentale assunto dalla categoria dei gestori dell’intrattenimento nell’innalzamento di quel doveroso livello di sicurezza richiesto da un moderno paese come il nostro.

Buon lavoro e un saluto caloroso a tutti.

Il Presidente ASSOINTRATTENIMENTO

 Luciano Zanchi

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PROVINCIA DI RIMINI: 18 LUGLIO 2019 – IL PRESIDENTE ZANCHI PARTECIPA AL COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA

Si è tenuta il 18 luglio 2019 in Prefettura a Rimini, la riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

In tale sede sono state affrontate le tematiche relative allo stato di attuazione del “Protocollo di Intesa Provinciale” in materia di sicurezza nelle discoteche.

Sono peraltro state prese in considerazione le nuove disposizioni impartite dal Ministero dell’Interno dopo la firma della nuova Intesa Programmatica con il Ministro Salvini.

Il presidente Zanchi, attraverso numerosi interventi, dopo aver ringraziato le istituzioni per l’ottima collaborazione per l’applicazione del precedente protocollo nonché per la positiva analisi del periodo trascorso in merito al deciso incremento di security e safety nei locali da ballo, ha chiarito la posizione dei gestori sempre più volta ad innalzare il livello di legalità nel settore attraverso un maggior impegno dei gestori di discoteche ed una sempre più intensa lotta all’abusivismo.

A breve comunicheremo il testo formale del nuovo accordo provinciale.

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VIMINALE: ARRIVANO LE “DISCOTECHE SICURE” E SOMMINISTRAZIONE DI ALCOLICI LIBERA DOPO LE 3 DI NOTTE NEI LOCALI DA BALLO

Si è tenuto venerdì 12 luglio, presso il Viminale, l’incontro finalizzato alla sigla di un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e i gestori delle discoteche italiane.

All’incontro erano presenti i rappresentanti di categoria, tra cui Luciano Zanchi Presidente Nazionale dell’Associazione Assointrattenimento aderente a Confindustria,  Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet Confesercenti e Maurizio Pasca, presidente Silb/Fipe Confcommercio.

Questo protocollo, come ha sottolineato il Ministro Matteo Salvini, segna l’inizio di un cammino che impegna lo Stato ad essere vicino a chi gestisce il divertimento dei giovani, garantendo loro la sicurezza anche nelle serate di svago. L’obiettivo è quello di contrastare l’abusivismo e dare il bollino blu ai locali del divertimento sicuro.

L’intesa prevede, su base volontaria dell’”istituzione presso le Prefetture di un Albo, dei gestori delle discoteche sicure che, anche attraverso la sottoscrizione di appositi protocolli, si rendano disponibili a collaborare con le Autorità competenti, per innalzare i livelli di sicurezza nell’ambito delle attività di intrattenimento”

Importante novità anche per i “buttafuori” con l’”istituzione presso le Prefetture, su base volontaria, di un Albo dei “referenti” per la sicurezza, indicati da ciascun gestore, aventi requisiti predefiniti;

Per quanto riguarda la questione abusivismo, ci saranno maggiori controlli e sanzioni per le improvvisate feste in stabilimenti non idonei e non destinati alla funzione, come spesso avviene in molte città, con particolare riferimento a quelle balneari e lotta anche alla somministrazione abusiva di alcolici all’esterno dei locali. 

A tal proposito, sarà presto eliminato il divieto di somministrazione delle bevande alcoliche dopo le 3 del mattino.