Il settore intrattenimento potrà finalmente riaprire i locali dal giorno 11 febbraio 2022
Gli imprenditori, gli uomini e le donne che vivono di questo lavoro, sono stati profondamente lesi nella dignità oltre che nell’orgoglio.
Speriamo vivamente che ora ci sia un cambio di rotta nell’adottare maggiore rispetto per le imprese e per i lavoratori del pubblico spettacolo: in questa occasione, a differenza del 24 dicembre 2021, siamo stati quantomeno informati della possibilità di riaprire le nostre aziende con 10 giorni di anticipo. Sempre che ciò corrisponda al vero e che non vi siano sorprese in ordine ad ulteriori proroghe.
Le strategie del Governo appaiono confuse, talvolta schizofreniche e soprattutto inconsistenti nel risolvere i problemi creati al nostro settore dalla Pandemia.
L’atteggiamento tenuto nei nostri confronti sembra essere persecutorio ed irragionevole, atteso che, nella realtà, le attività di intrattenimento e di ballo non si sono affatto fermate ma si sono semplicemente trasferite in altri luoghi.
Sembra essere in atto una vera e propria discriminazione nei confronti del settore discoteche.
Le aziende hanno chiuso non per loro colpa o per incapacità, ma per mano del Governo: è necessario pertanto idoneamente risarcirle. Gli indennizzi fino ad oggi ricevuti sono ridicoli se rapportati agli ingenti danni subiti.
Il lavoro, i sacrifici e l’impegno di una vita si sono, in un attimo, dissolti: 1000 aziende dell’intrattenimento sono state costrette a chiudere negli ultimi 2 anni.
È in definizione una Class Action per ottenere un effettivo risarcimento. Per aderirvi contattare la nostra segreteria.
Il Presidente Assointrattenimento
Luciano Zanchi