IL TURISMO IN PARLAMENTO
(Periodo dal 2 al 4 novembre 2011)
IN SINTESI
- Il CdM del 2
novembre ha approvato lo schema di regolamento della tassa di soggiorno, ed un
maxiemendamento al disegno di legge di stabilità che recepisce i principi
assunti nella lettera del 26 ottobre scorso;
- La Camera approva
in via definitiva lo statuto delle imprese;
- Il Ministro Fitto
ha firmato accordi per il ricollocamento di fondi strutturali e per lo sblocco
dei FAS
RESOCONTO
COMPLETO
Consiglio
dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri dello scorso 2 novembre ha
approvato lo schema di regolamento, allegato, che riconosce ai Comuni capoluogo
di provincia, alle Unioni dei Comuni, nonché ai Comuni inclusi negli elenchi
regionali delle località turistiche o città d'arte, la possibilità di istituire,
con deliberazione del Consiglio, l'imposta di soggiorno a carico di coloro che
alloggiano nelle strutture ricettive situate nel proprio
territorio.
Rispetto al testo inviatovi con nostra nota del 18 ottobre
scorso sono presenti modifiche all'art. 1, tra cui si segnala che il comma g)
propone incentivi per le strutture che si adegueranno ad accogliere animali
domestici e che si doteranno di supporti per i disabili ed i non
vedenti.
Si ricorda che il testo deve ricevere l'intesa della Conferenza
Stato - Città ed il parere del Consiglio di Stato.
E' stato anche approvato un maxi
emendamento al disegno di legge di stabilità che recepisce sul piano normativo
gli impegni assunti dal Presidente Berlusconi nella sua lettera all'Unione
europea del 26 ottobre scorso.
I provvedimenti
contenuti sono relativi al mercato del lavoro e apprendistato,
alla liberalizzazione delle professioni e dei servizi pubblici locali,
alla semplificazione amministrativa con particolare riferimento all'avvio delle
attività economiche ed alla mobilità nella pubblica.
Ad ora il testo non
è ancora disponibile.
LINK: http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/testo_int.asp?d=65334
Camera
dei Deputati
L'Assemblea ha approvato in via definitiva il testo
unificato, Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese
(A.C. 98 - B e abb.).
Il provvedimento è volto a stabilire i diritti
fondamentali delle imprese definendone lo statuto giuridico, con particolare
riferimento alle micro, piccole e medie imprese (nel seguito indicate con
l'acronimo MPMI), relativamente alle quali si intendono recepire le indicazioni
contenute nello Small Business Act adottato a livello comunitario.
Tra i
principi che concorrono a definire lo statuto sono elencati, tra l'altro: la
libertà di iniziativa economica e concorrenza; la semplificazione burocratica;
la progressiva riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese; il
diritto delle imprese all'accesso al credito informato, corretto e non
vessatorio; misure di semplificazione amministrativa; garantire alle imprese
condizioni di equità funzionale, operando interventi di tipo perequativo per
le aree sottoutilizzate, nel rispetto dei principi fissati dall'articolo 107 del
Trattato sul funzionamento dell'UE.
E' previsto anche il principio
della libertà di associazione tra imprese, che dovranno integrare i propri
statuti con un codice etico.
Sono legittimati ad agire le associazioni di
categoria rappresentate nel sistema delle camere di commercio o nel CNEL sia a
tutela di interessi relativi alla generalità degli appartenenti alla categoria
professionale, sia a tutela di interessi omogenei relativi solo ad alcuni
appartenenti.
LINK: http://www.camera.it/410?idSeduta=545
http://nuovo.camera.it/Camera/view/doc_viewer_full?url=http%3A//documenti.camera.it/leg16/dossier/Testi/AP0087b_0.htm%23dossierList&back_to=http
Ministero per i
Rapporti con le Regioni
Lo scorso 3
novembre è stato sottoscritto dal ministro per i Rapporti con le Regioni,
Raffaele Fitto, e i governatori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Molise,
Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia un accordo che prevede di
destinare 8 miliardi di risorse comunitarie a quattro settori quali istruzione,
occupazione, banda larga ed infrastrutture.
Si tratta di fondi europei
già destinati al Sud, che rimarranno in quei territori, ma che vedranno una
rimodulazione dei programmi iniziali con una concentrazione delle risorse,
appunto, sui 4 settori dell' istruzione, della nuova occupazione, delle
infrastrutture e della banda larga.
Il ministro Fitto, inoltre, con i
presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Umbria ha annunciato il via
libera definitivo allo sblocco del piano attuativo regionale del Fas (il fondo
per le aree sottoutilizzate).
Le risorse sono pari a 714 milioni di euro
per la Lombardia da destinare a mobilità e competitività, 241 milioni per
l'Emilia Romagna da destinare a ferrovie e agricoltura, 213 milioni per l'Umbria
da destinare ad ambiente ed imprese.
LINK: http://www.regioni.it/it/show-1912/newsletter.php?id=1408#art9020 |